Simbolo

Il simbolo di Grande Lombardia è quella che noi chiamiamo Croce Lombardista.

Consiste in una Croce di San Giorgio, rossa su sfondo bianco, emblema di Milano e della Lombardia comunale, che si integra alla ruota solare indoeuropea di italo-celtica e germanica memoria, un simbolo assai caro alla Lombardia e all’Europa tutta; a sua volta il simbolo così ottenuto si inscrive in un cerchio con l’insegna ghibellina della Lombardia imperiale, ossia la Blutfahne o Croce di San Giovanni Battista, andando a formare la Croce Lombardista (i bracci rossi e i bracci bianchi si uniscono mediante il suggello della ruota solare).

Abbiamo così voluto tributare un indelebile omaggio, facendo nostro tale simbolo, innanzitutto ai nostri Padri lombardi, che si diedero come insegna patria alcuni la Croce di San Giorgio e altri la Croce di San Giovanni Battista, e in secondo luogo ai nostri Avi indoeuropei depositari delle vere ed uniche radici europee, esemplarmente raffigurate dall’armonica immagine del disco solare quadripartito, simbolo del sole.

La nostra Identità è lombarda, anello di congiunzione tra mondo romanico mediterraneo e germanico mitteleuropeo, ed è un bene che ci sia venuta la salubre intuizione di unire la Tradizione lombarda con quella indoeuropea.

Naturalmente, nel cuore della Croce, troviamo il Sangiorgio poiché certo più spiccatamente lombardo come emblema, rispetto all’insegna ghibellina imperiale.

A coronare il nostro logo, ecco la famosa tripartizione cromatica bianco-rosso-nera, simbolo della triade funzionale, al sociale e al sacro, nel mondo ariano.

Il bianco-rosso-nero non è, come qualcuno crede, una pennellata di neonazismo o di militarismo teutonico (che c’entrerebbero del resto con la Lombardia?): la nostra scelta cromatica è stata dettata dal fascino per il cromatismo indogermanico che ben si inserisce in quello lombardo corroborandone così il significato più intimo.

Il rosso simboleggia il Sangue lombardo; il bianco la franchezza e l’onestà, ma anche il luminoso retaggio dei Padri, dello Spirito lombardo; il nero il fertile Suolo della Grande Lombardia.

E questi tre colori corrispondono anche alla tripartizione sociale che in noi Lombardisti si incarna tramite chi difende il Popolo, la Cultura e la Terra.

In senso pratico il nostro simbolo può essere letto come identitarismo lombardo etnico (Croce di San Giorgio), che si estende all’ambito storico granlombardo (Croce di San Giovanni Battista), coronando la battaglia con il punto di riferimento costante individuato nella nostra incomparabile eredità (indo)europea (ruota solare e cromatismo ario).

Un cenno poi al nostro colore sociale, il colore che troviamo sui vessilli, sulle tessere, e sulle casacche, il grigio piombo, gran tinta razionale, fredda, sobria, spartana e “prussiana”, plumbea appunto. Un colore severo e adulto, virile e guerriero (ma assolutamente senza alcun rimando militarista), contrapposto al pagliaccesco verdone o verde fluorescente leghista e alle colorazioni mediterranee, che non ci appartengono quanto il bianco-rosso alpino-padano delle Croci lombarde.

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