Weltanschauung

Partendo dal presupposto che la ragione umana e il metodo scientifico sono i migliori strumenti per ottenere una conoscenza e comprensione della realtà fisica più oggettiva possibile (razionalismo), abbiamo osservato e analizzato la natura per cercare di comprenderne maggiormente i meccanismi di funzionamento e costruire così quella che è la nostra Weltanschauung.

La biologia ci mostra che l’obiettivo di ogni essere vivente è massimizzare nel lungo periodo la trasmissione di geni il più possibile simili ai propri: essendo esseri viventi come tutti gli altri, non esuliamo certo da questo obiettivo.

Siccome l’andamento evolutivo intrapreso ci ha condotto nella categoria degli animali sociali, risulta evidente che prospettive sociali volte a soddisfare meramente le esigenze del singolo individuo, come egoismo, opportunismo ed edonismo, portino inevitabilmente a gravissime situazioni di crisi sociale o, nei casi peggiori, al decadimento totale di una società.

L’evidenza empirica ha difatti dimostrato che, se in un contesto espansivo sono i comportamenti competitivi che generalmente favoriscono il successo e lo sviluppo della specie, nei contesti non espansivi (quali quelli cui siamo giunti, visto che abbiamo anche superato la capacità dell’ecosistema di sostenerci) sono i comportamenti cooperativi che generalmente favoriscono il successo.

Di conseguenza, un sistema sociopolitico (cioè un sistema di regolamentazione della vita di una comunità) in grado di garantire la possibilità di trasmissione di geni il più possibile simili ai propri nel lungo termine deve essere basato su principi di cooperazione e solidarietà e mettere al centro dei suoi obiettivi l’interesse dell’intera comunità.

L’obiettivo della massimizzazione dei geni il più possibile simili ai propri implica tuttavia un altro punto fondamentale: maggiore è la divergenza genetica dei partecipanti a una comunità, maggiore è l’incentivo per alcuni partecipanti più simili tra di loro a rompere i legami di solidarietà e cooperazione per crearne una nuova o anche per dare origine a comportamenti opportunistici ai danni degli altri.

Si delinea quindi una sorta di trade-off che rende dubbio quale sia, in termini assoluti, il grado migliore di allargamento della cooperazione.

Da un punto di vista meramente biologico, le analisi genetiche fanno ritenere che la giusta scala di aggregazione sociale nel caso dell’uomo sia quella della subspecie.

Nella realtà entrano tuttavia in gioco altre variabili da prendere in considerazione, perché noi non siamo solo le informazioni genetiche che portiamo ma anche l’ambiente in cui viviamo e le informazioni non genetiche (lingua, storia, cultura, etc,) che abbiamo collettivamente ereditato dalla nostra società. Fermo restando che, sia geneticamente che fisicamente, vi sono ben note differenze anche a livello di sub-subspecie.

La nostra identità è quindi l’unione di etnia, territorio e cultura, indipendentemente dalle entità amministrative che attualmente ci riguardano.

Ponendo l’interesse della Nazione (intesa come insieme di individui accomunati da medesima etnia, lingua, cultura, territorio e storia) come obiettivo fondamentale e generale delle attività del settore pubblico e considerando l’etnicità quale elemento principale costituente la comunità nazionale e dalla quale non si può trascendere, risulta quindi chiaro che l’etnonazionalismo sia la Weltanschauung migliore per garantire la sopravvivenza della nostra identità.

Dovrebbe risultare ovvio, ma teniamo a precisare che voler difendere la propria identità non significa voler distruggere quelle altrui o ritenerle inferiori alle nostre: il rispetto della diversità può esserci solo mantenendola, combattendo immigrazionismo e società multirazziale.

In conclusione, possiamo sintetizzare la nostra visione del mondo come una forma di etnonazionalismo che risulti dall’analisi razionalistica della realtà e che potrebbe perciò essere definita come “etnonazionalismo razionale” (abbreviabile in etno-razionalismo).

Metafisica

Per quel che riguarda l’ambito religioso, riteniamo che debba essere il Popolo Lombardo stesso a scegliersi una propria via spirituale, che sia compatibile con l’intento di autodeterminazione. Tuttavia per motivi storici e culturali diamo la priorità al cattolicesimo apostolico di rito latino (romano e ambrosiano), ovviamente tradizionale. Nessun rapporto con il papa, fintanto che la Chiesa di Roma non disconoscerà il Concilio Vaticano II. Tolleranza per la rinascenza gentile indigena di matrice preromana e gallo-romana. Messa al bando di sette New Age o di quei culti che possano rappresentare una minaccia per il benessere e la sicurezza della Nazione.  Accanto alla difesa della tradizione cattolica e pagana, contro la piaga dell’ateismo e del laicismo, sosteniamo una sana simbiosi tra etnicismo e razionalismo (che rievoca filosoficamente l’etnonazionalismo), volta a preservare la Comunità lombarda dalle degenerazioni della metafisica apolide.

Famiglia

Con il fine di garantire la sopravvivenza della nostra identità è indispensabile attuare un recupero e ripristino del fondamentale istituto sociale della famiglia naturale, basata sul rapporto monogamo tra uomo e donna e sui principi di fedeltà, rispetto e solidarietà.

Questo recupero sarà tuttavia possibile solamente quando sarà rivisto l’attuale ruolo indifferenziato dell’uomo e della donna con il fine di ripristinare i ruoli selezionati dalla natura per i medesimi.

La famiglia naturale deve quindi essere il focus di un’opera di sensibilizzazione indirizzata alla risoluzione alla radice di tutti i problemi che ne stanno compromettendo il funzionamento, quali individualismo, femminismo e omosessualismo.

Stato e Diritto

Il potere sovrano deve spettare al Popolo con l’unico limite di rispettare il fine ultimo di massimizzazione dell’interesse collettivo della Nazione. Di conseguenza, non deve essere lo Stato a legittimare sé stesso, ma la Nazione a legittimare lo Stato.

Le false informazioni e i numerosi bias cognitivi cui è soggetto l’intelletto umano rendono la democrazia a forte rischio fallimentare per via della manipolazione delle menti più fragili da parte di alcuni individui opportunisti.

Questo dato di fatto ci rende dubbiosi sull’opportunità di mantenere universale l’elettorato attivo e passivo: come è considerato necessario avere un certo bagaglio di conoscenze e una consolidata etica per poter esercitare una professione qualificata, dovrebbe essere considerato altrettanto necessario che chi gestisca la res publica sia in grado di farlo in maniera giusta e adeguata.

A livello di forma di stato, consideriamo la repubblica etnofederale come la soluzione migliore per garantire una buona governabilità e un giusto grado di autonomia delle principali realtà etno-culturali del Paese.

Per quanto riguarda l’assegnazione dei tre poteri fondamentali dello stato, l’ordinamento ideale dovrebbe adottare la netta separazione dei poteri tipica dello stato di diritto.

In particolare, il potere esecutivo dovrebbe essere assegnato a un presidente eletto direttamente dai cittadini con sistema maggioritario a doppio turno.

Il potere legislativo spetterebbe invece a un’unica assemblea parlamentare, federale, eletta direttamente dai cittadini con sistema proporzionale.

Il potere giudiziario sarebbe infine attribuito a una corte suprema eletta anch’essa direttamente dai cittadini con sistema proporzionale.

Economia, Mercato e Politica economica

La crescita economica illimitata, obiettivo fondamentale dell’economia moderna capitalista per la maggioranza degli economisti, è in palese contraddizione con le leggi fondamentali della natura poiché è impossibile crescere infinitamente in un pianeta dalle dimensioni finite.

Il sistema individualistico capitalista è poi un sistema profondamente ingiusto che ha portato all’accumulazione della larghissima parte della ricchezza nelle mani di pochissimi, che ha permesso lo sviluppo di una società moralmente degenerata, che ha imposto il consumismo esasperato, che ha portato alla distruzione di importanti ecosistemi e di significativi elementi di biodiversità, etc. e che porterà nel medio-lungo periodo a gravissimi problemi di stabilità sociale, politica, economica e ambientale.

L’unico sistema socioeconomico al contempo etico e sostenibile nel lungo periodo è di conseguenza il comunitarismo, preziosissimo strumento del socialismo declinato in senso nazionale: un sistema che si basa sulla solidarietà e collaborazione tra i suoi membri e non sulla competizione tra loro, sul bene della comunità e non solo su quello di alcuni, sul miglioramento della qualità della vita e non sull’aumento delle transazioni commerciali, sulla simbiosi con la natura e non sul tentativo effimero di dominio su di essa, etc.

Oltre che tramite il cambiamento dei principi etici, l’implementazione del comunitarismo dovrà passare tramite un’accurata riforma del mercato: in particolare, è necessario bloccare l’accumulazione delle ricchezze nelle mani di pochissimi fermando la speculazione finanziaria internazionale con l’abolizione di certi strumenti finanziari (come i derivati), equiparando la tassazione sulle rendite finanziarie a quella sul reddito da lavoro e inserendo strumenti redistributivi che consentano a tutti di esprimere le proprie capacità.

Parimenti, è perentoria una riforma del sistema monetario che strappi la sovranità monetaria ai banchieri internazionali e la riconsegni alla volontà della Nazione.

Infine, è indispensabile inserire equità e giustizia nel sistema tributario con l’adozione di una tassazione basata sull’effettiva capacità contributiva e sul criterio fondamentale del “chi inquina paga”.

Politiche sociali e Lavoro

In un pianeta dalle dimensioni finite e sempre più sovrappopolato, risulta innanzitutto di basilare importanza l’adozione di adeguate misure di controllo della natalità che puntino al mantenimento di un equilibrio sociopolitico a livello mondiale.

Il continuo aumento della speranza di vita rende indispensabile la riorganizzazione della previdenza sociale: oltre a una riforma del sistema pensionistico su reali criteri di necessità e di merito, diventa necessario consentire il passaggio graduale alla pensione tramite la possibilità di convertire contratti di lavoro full-time in contratti di lavoro part-time parzialmente defiscalizzati raggiunta una certa età.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, l’evidenza empirica ci mostra che elevati sussidi di disoccupazione, alti livelli di sindacalizzazione ed eccessivi ostacoli alla circolazione dei lavoratori non fanno altro che ridurre l’efficienza del mercato del lavoro premiando solamente i fannulloni: occorre quindi liberalizzarne il funzionamento mantenendo ovviamente giusto i necessari controlli sulla sua efficienza.

Politica interna, sicurezza e giustizia

Nell’ottica di massimizzazione del benessere collettivo, deve essere assolutamente garantito quello che è uno dei bisogni primari dell’uomo: la sicurezza.

Tutti i comportamenti che vanno a danneggiare o a mettere a repentaglio il singolo e la società minando la sicurezza individuale e collettiva devono quindi essere prontamente scoperti e puniti da efficaci ed efficienti organi di polizia e di giustizia.

L’obiettivo finale di questi organi è di conseguenza garantire il disincentivo alla violazione delle regole, la certezza e l’adeguatezza della pena, il risarcimento dei danni e la efficace rieducazione di chi ha sbagliato (anche tramite lavori forzati).

Ovviamente per consentire il raggiungimento di questo importante traguardo servono strutture burocratiche semplici e snelle e una legislazione chiara e severa che, nel caso di crimini particolarmente gravi e inutilità/impossibilità della rieducazione, preveda l’applicazione della pena capitale. Questo sarebbe soprattutto il caso di chi deliberatamente danneggia, angaria e tradisce la comunità nazionale.

Particolare attenzione deve inoltre essere data alla lotta a tutte le forme di criminalità organizzata che minano alla base la convivenza civile, quali mafia e terrorismo.

Politica estera e difesa

Oltre che dalle minacce interne, la sicurezza della comunità nazionale deve essere garantita anche da eventuali aggressioni esterne tramite la creazione di un servizio di leva, alternativo al servizio civile obbligatorio, che svolga anche da istituzione sociale di supporto allo sviluppo morale del giovane.

Per garantire inoltre una salda stabilità politica, sociale ed economica in una vera Europa delle Nazioni, la soluzione migliore consiste nello sviluppo di una salda rete di alleanze europee che puntino al raggiungimento di una buona autarchia economica a livello continentale.

Infine è necessario sviluppare un’adeguata opera di opposizione alla globalizzazione incontrollata e all’instaurazione del nuovo (vecchio) ordine mondiale.

Politiche giovanili e Istruzione

Una studiata e corretta educazione psichica e fisica è chiaramente cruciale per un pieno sviluppo della persona e in particolare per l’acquisizione consapevole di uno stile di vita sano ed equilibrato.

Per tale motivo è fondamentale una riforma totale del sistema educativo a partire dal suo organo più basilare, cioè la famiglia naturale, fino a quelli più complessi, come le università e le accademie.

In tale ottica andrebbe poi considerato lo sviluppo di ulteriori istituzioni sociali che colmino il vuoto lasciato da chiese e oratori, sostituendo ovviamente gli innaturali insegnamenti ivi promossi.

Agricoltura e tutela dell’ambiente

Lo sviluppo delle masse urbane comporta un’inevitabile alienazione dalla natura portando l’uomo a sviluppare assurde astrazioni che lo fanno credere un essere estraneo alla natura e alle sue leggi: solamente la vita in un ambiente rurale consente il contatto diretto e costante con la natura, necessario per l’acquisizione delle virtù di ragionevolezza, stabilità emotiva, onore, virilità, autostima, coraggio e integrità morale.

Per fare ciò è indispensabile difendere la nostra terra, che sta subendo quotidianamente un furto insostenibile di preziosissimo suolo per occuparlo con residenze, centri commerciali, capannoni e discariche al punto che in moltissime regioni d’Europa i terreni agricoli non sono sufficienti ad alimentarne gli abitanti.

Inoltre, la moderna agricoltura convenzionale basata sull’uso di sostanze di sintesi sta distruggendo la fertilità naturale del suolo agricolo compromettendo quindi la sicurezza alimentare delle future generazioni.

Per evitare di superare il punto di non ritorno, è fondamentale varare misure di tutela dell’agricoltura tramite il blocco del consumo di suolo, il ritorno a un’agricoltura naturale sostenibile nel tempo e il raggiungimento di un’autarchia alimentare almeno dell’80%.

Inoltre, nell’ultimo secolo, la cementificazione selvaggia, l’inquinamento da terzo mondo, la bomba demografica allogena e l’avanzata dilagante di specie aliene dannose stanno trasformando il paradiso che tanto amarono i nostri avi in una sorta di immensa fogna maleodorante.

Diventa quindi imperativa la lotta per il salvataggio della biodiversità, che è la più grande ricchezza che possiamo ereditare alle nostre generazioni, tramite il controllo e l’eradicazione delle specie aliene dannose e l’aumento delle aree destinate alla natura selvaggia.

Politiche energetiche

Quello che per il momento sembra un problema da poco ai più, a breve diverrà la principale questione che dovrà affrontare l’umanità: il superamento del picco di estrazione del petrolio e il seguente picco di estrazione del gas naturale darà infatti origine a una crisi politica ed economica mai vista prima.

L’eventuale soluzione dell’energia nucleare è del tutto effimera perché, a parte il problema tuttora irrisolto della gestione delle scorie, le riserve di uranio sono sufficienti giusto per qualche decennio.

L’ipotizzato ritorno al carbone di alcuni squinternati potrebbe sicuramente garantire energia per un secolo o forse due ma avrebbe un impatto ambientale a dir poco devastante.

L’unica vera soluzione al problema dell’energia è una combinazione di sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e sostenibili (non semplicemente alternative, come gli scisti bituminosi!) e di riduzione degli sprechi e delle inefficienze del consumo.

Industria e Servizi

L’importanza di un’industria sana e robusta in un’economia moderna è fuori discussione, così come è ineccepibile che anche i servizi debbano essere efficaci ed efficienti. Tuttavia, l’evidenza empirica ci insegna che non è desiderabile lasciare carta bianca agli agenti economici.

Per sanare i numerosi casi di fallimento del mercato è perciò cruciale sostenere con aiuti mirati e ben congegnati il settore secondario e quello terziario affinché siano assistite quelle aziende che decidono di abbandonare la prospettiva del mero profitto e del “basta tirare avanti” per agire in maniera eticamente responsabile seguendo un percorso di continua innovazione nel segno della sostenibilità.

Scienza e Ricerca

La ricerca scientifica di base è indubbiamente un elemento imprescindibile per sostenere un miglioramento della conoscenza e della qualità della vita nel tempo.

La ricerca deve quindi essere adeguatamente finanziata e sostenuta, anche con incentivi che inducano i giovani a scegliere percorsi di studio scientifici.

Tutto questo sarà però effimero finché la scienza non potrà finalmente esprimersi liberamente perché costretta a seguire i diktat delle lobby di influenza mondialista, che non si fanno scrupoli nel ricattare gli scienziati per garantire la loro posizione di rendita.

Trasporti

L’utilizzo dell’automobile come principale mezzo di trasporto nel lungo periodo non è sostenibile per i grandi costi energetici che questo sistema richiede. Discorso ancora più marcato va destinato al settore aeronautico, che ha una resa energetica ancora peggiore di quello automobilistico.

Si dovrebbe quindi smettere di incentivare con fondi pubblici i produttori automobilistici e la costruzione di dannose autostrade puntando viceversa sullo sviluppo di efficienti e moderni sistemi di trasporto pubblico basati sulla rete ferroviaria nonché su un ripristino della nostra rete di canali navigabili per rilanciare il trasporto fluviale.

Sanità

La salubrità dell’ambiente di vita, dell’alimentazione e del proprio stile di vita sono i presupposti alla base della salute di ogni persona, e sono elementi per lo più controllabili dalla persona stessa: cruciale importanza va perciò data all’opera di educazione e sensibilizzazione di tutta la popolazione con il fine di far capire alle persone che sono i principali responsabili del proprio stato di salute.

Dovrebbe essere poi palese che, in quanto persone razionali, siamo fermamente contrari all’uso e alla legalizzazione delle droghe pesanti e leggere (tabacco incluso) nonché all’abuso di alcol.

Per quanto riguarda invece il sistema sanitario, è assolutamente indispensabile che sia giustamente finanziato per garantire efficacia ed efficienza e che consenta una rapida e semplice risoluzione e gestione delle pratiche burocratiche, consentendo una gestione telematica delle stesse. Cosa che difficilmente si può dire dell’attuale sistema sanitario italiano.

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