La battaglia di Legnano e il suo vero significato

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In occasione dell’anniversario della Battaglia di Legnano che ha avuto luogo il 29 maggio 1176, quando l’esercito della Lombardia comunale sconfisse l’esercito del Barbarossa, in molti ambienti lombardisti si ricorda questo evento come una festa dell’etnonazione lombarda. Tuttavia vi sono e vi sono state anche molte altre interpretazioni e purtroppo non mancano nemmeno quelle in cui a questa battaglia viene dato un valore superficiale oppure del tutto sbagliato.

Alcuni la vedono semplicemente come una vittoria dei lombardi sull’invasore germanico, nonostante il fatto che anche nel contesto alpino-padano sia un evento dal valore piuttosto parziale, visto che da una parte, nella Lega Lombarda, sotto la Croce di San Giorgio si siano riunite città come Milano, Brescia, Reggio di Lombardia, Bologna, Vercelli e Genova, mentre dall’altra parte ci fu Pavia, Lodi, Como e il Marchesato del Monferrato che restarono fedeli al Sacro Romano Impero. Pensiamo anche al fatto che non solo queste città ma anche Vicenza, Novara, Asti e lo stesso Piemonte abbiano come stemma/bandiera la Croce di San Giovanni Battista che è stata proprio l’insegna del Sacro Romano Impero. Per altri invece la battaglia di Legnano ricopre un ruolo negativo, visto che la Lega Lombarda fu usata dal Papa per contrastare il potere imperiale e che con la vittoria delle autonomie comunali si è dato vita a quel campanilismo fratricida basato sul commercio, sul quale ci hanno guadagnato i futuri invasori,  dagli spagnoli e dagli austriaci all’odierno stato italiano.

Tuttavia, entrambe le anime storiche della Lombardia, ossia quella comunale e quella imperiale, rappresentano un patrimonio irrinunciabile della nostra terra. Guardando i fatti da un altro punto di vista si può comprendere che la Croce di San Giorgio rappresenti i lombardi che si riunirono, anche mettendo da parte i campanilismi, per la propria Patria (si chiamava Lega Lombarda, non a caso), la libertà e la propria dignità e quindi alla necessità di compiere questa impresa anche contro gli invasori di oggi, mentre dall’altra la Croce di San Giovanni Battista rappresenta non solo quella potente entità,avversaria del parassita clericale che occupa Roma da 2000 anni, ma anche un impero al quale la Lombardia appartenne per secoli e difatti ricordiamo che anche dopo la battaglia di Legnano la Lombardia restò sotto il SRI, e il Barbarossa, dovette fare i conti con le esigenze dei lombardi.

Quindi la data è si importante, ma se dobbiamo veramente individuare una data rappresentante una festa che riguardi tutti i (Gran)Lombardi  e che rappresenta la vera nascita della nostra etnonazione, quella non può essere che il 2 aprile 568, data in cui i Longobardi di Alboino calarono in Gallia Cisalpina, liberandola dai bizantini e mettendo le basi per la creazione del Popolo e della Civiltà Lombarda. Nè guelfi, nè ghibellini, ma semplicemente Lombardi!

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