“Prendetevela con i padroni e non con i migranti”

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Da parte di molti ambienti pseudoribelli (come per esempio i centri sociali) e anche “complottisti” capita spesso di sentire la critica secondo la quale sarebbe errato prendersela con l’immigrazione di massa e con il degrado che con essa consegue, perchè i veri oppressori sarebbero i politici oppure gli esponenti della finanza internazionale, i quali istigando all’odio nei confronti degli immigrati alimenterebbero la guerra tra poveri.

Ma se anche prendessimo per vera la versione secondo la quale saremmo nel pieno di una guerra tra poveri sembra proprio che in Occidente questa guerra stia ora andando palesemente a sfavore della classe medio-bassa autoctona, visto che la crescente disoccupazione colpisce principalmente essa, e ovviamente anche perchè gli autoctoni stessi sono sempre più sostituiti dai nuovi arrivati in quartieri che ricordano ormai delle casbah o dei ghetti criminali.

Tutto ciò non potrebbe accadere se gli esponenti delle orde provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente non fossero difesi e sostenuti dai media di regime e dalle magistrature che spesso e volentieri li lasciano praticamente impuniti anche dopo gravi crimini, infliggendo però pene severe non solo ai cosidetti fascisti ( la legge Mancino sarebbe una bufala?), ma anche agli autoctoni che reagiscono al degrado causato dalla società “multiculturale”.

Gli invasori afro-asiatici non potranno mai essere nostri alleati contro il “capitale” (senza considerare che nel nostro caso il nemico è anche lo stato italiano), semplicemente per il fatto che loro sono alleati dell’alta finanza (sfido chiunque a provare il contrario), rappresentata anche da ONG e altre organizzazioni pseudoumanitarie, essendo strumentali ad essa. Ai padroni l’invasione è utile sia per la storia della forza lavoro a basso costo, che per la storia dei voti da guadagnare per alcuni partiti. Agli invasori stessi invece questa alleanza torna utile per conquistarsi lo spazio vitale in Europa a nostro danno. Senz’altro è vero che una società individualista e cosmopolita è destinata a soccombere quando si scontra con società più tradizionaliste e aggressive, ma è anche vero che dalla loro parte abbiamo sia il governo corrotto italiano che i vari enti sovranazionali.

Se qualcuno invece vuole parlare dell’Occidente che scatena guerre nei loro paesi d’origine, vorremmo anche ricordare l’esistenza di paesi islamici che sono alleati della NATO, cosa che però non gli impedisce di finanziare l’islamizzazione dell’Europa. Quindi andando contro l’immigrazione si va inevitabilemente anche contro i padroni. Non ha alcun senso prendersela con i mandati ma vedere nei loro soldati dei probabili alleati. Altro che “fascisti servi del capitale”.

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2 risposte a “Prendetevela con i padroni e non con i migranti”

  1. Stow Katsow scrive:

    Quale classe autoctona colpisce? Quella con alto livello di scolarizzazione che se ne va all’estero a causa di industria e economia stagnante oppure quella di quei quattro ignoranti rimasti che subiscono la concorrenza di schiavi immigrati nei campi (che pure quelli sono sempre meno, statistiche dell’immigrazione alla.mano)? Probabilmente vi interessa la seconda, chissà perché.

    • Lissander Cavall scrive:

      Ma certo, una persona moderna, progredita ed illuminata emigra lasciando casa propria ad altri aspiranti cittadini del mondo. Il volere invece restare a casa propria, magari anche solo per una questione di legami, invece è da sfigati cavernicoli da Medioevo, certo. Del resto è così che funziona quando la razza, o l’etnia non contano, ma in compenso contano eccome i conti in banca.

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