Grande Lombardia: omaggio a Gilberto Oneto

oneto-terraCome si può capire dal nome del nostro movimento, noi Lombardisti, da coerenti etnonazionalisti riteniamo che il termine Grande Lombardia sia il migliore per indicare l’Italia settentrionale per una serie di motivi che noi abbiamo già esposto in molte altre sedi. In molti però storcono il naso, ricordandoci che quella che noi intendiamo non sarebbe altro che la Padania.

Tuttavia, per chiunque ne fosse interessato, è assai facile trovare non poche legittimazioni storiche ed etno-linguistiche per definire con il termine Lombardia, in senso stretto la parte continentale dell’Italia nordoccidentale (ossia la Lombardia Etnica), ed in senso largo per tutte le terre cisalpine (Grande Lombardia). 

Delle preziose informazioni a riguardo, sono state date da uno dei principali ideologi della Lega Nord Gilberto Oneto, nella rivista bimestrale “Quaderni Padani” (https://archivio.associazionegilbertooneto.org/), nella sua pubblicazione “Come si chiama questa terra”.

Cartina dell’anno 1590, il cui autore è il cartografo fiammingo Abraham Ortelius.

In questo articolo pubblichiamo le parti salienti di questa sua pubblicazione, riguardanti il termine Lombardia:

“A riprova della totale identità fra Lombardia e Padania viene la denominazione della Lega Lombarda che, nelle sue varie edizioni, ha unito città oggi lombarde, piemontesi, venete, emiliane e romagnole. La presenza di queste ultime dimostra che nel XII secolo la Lombardia aveva inglobato anche le aree dell’esarcato che non erano mai state longobarde. Ancora nel settecento le carte lucchesi indicavano i territori ai propri confini settentrionali con lo Stato di Modena come “Parte della Lombardia” . Lo spazio denominato Lombardia si è contratto col risorgimento con la creazione di una regione Lombardia entro confini che non avevano riscontro nella storia. Il Ducato di Milano aveva infatti altri limiti e la regione moderna ha inglobato terre che erano state piemontesi (Lomellina, Oltrepo) e veneziane (Bergamo, Brescia) per lunghi secoli. Scompare nell’Ottocento l’uso quasi millenario del nome Lombardia per indicare la Padania. Alla regione padana viene da allora attribuita.
una serie di nuove denominazioni, tutte scrupolosamente e inevitabilmente italo-centriche: Italia Superiore (termine usato da geografi e studiosi come Costantino Nigra), Italia settentrionale, Settentrione, Italia del Nord, Nord o Norditalia (nomi impiegati normalmente sia nel linguaggio burocratico che in quello popolare). Tutte queste denominazioni peccano di semplicismo e tendono a ridimensionare l’identità padana ad una appendice di un centro romano e italico. L’intento riduttivo e di annientamento è evidente: a nessuno verrebbe in mente di chiamare la Scozia Inghilterra del Nord o la Baviera Germania (o, peggio, Prussia) del Sud. In questo equivoco gioco sono caduti anche molti autonomisti padano-alpini che hanno accettato di chiamarsi “nordisti” e che utilizzano termini come “Altaitalia”, “Repubblica del Nord” e simili”.

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